La rinascita del Foglia Tonda in Toscana
I vitigni autoctoni rappresentano un patrimonio prezioso per la Toscana, una regione ricca di tradizioni vinicole centenarie. Tra queste gemme viticole il Foglia Tonda emerge come un’autentica perla, che ha attraversato un affascinante percorso nella storia della viticoltura della regione.
La storia del
Foglia Tonda
La sua storia affonda le radici nella metà del 1800, quando emerse tra le oltre tremila varietà di viti esistenti. Inizialmente il Foglia Tonda fu considerato un tesoro enologico, ma con il tempo, venne eclissato da varietà ritenute “più facili” e più celebri a livello internazionale. Solamente negli anni ’70 del 1900 questo vitigno fu riscoperto e riportato al suo reale valore.
Oggi, questo vitigno con il cuore tutto toscano, è coltivato in pochi ettari sparsi nella regione. Si tratta di una pianta vigorosa con grappoli piramidali imponenti, che trova la sua zona di elezione nelle colline del Chianti. La maturazione del Foglia Tonda è leggermente più tardiva rispetto al suo parente più noto, il Sangiovese, motivo per il quale la sua vendemmia avviene nella prima decade di ottobre.
Un tesoro ritrovato
La riscoperta del Foglia Tonda rappresenta un capitolo importante nella storia dei vitigni autoctoni toscani, poiché restituisce alla regione un tesoro di inestimabile valore. Il suo nome è un omaggio alla caratteristica forma rotondeggiante delle sue foglie, quasi prive di lobi, peculiarità che lo rende immediatamente riconoscibile. Lavorare con questo vitigno per noi significa fondere le caratteristiche antiche della tradizione con moderni metodi di vinificazione. Ogni sorso racconta la storia della Toscana celebrando la sua autenticità e la sua eredità enologica.
Il nostro Foglia Tonda
Il Foglia Tonda richiede una gestione attenta del carico produttivo, che pratichiamo a partire dalla potatura secca, proseguendo con la selezione dei germogli e quando necessario con il diradamento dei grappoli in vendemmia verde.
Per l’affinamento di questo prezioso vino abbiamo scelto di utilizzare la terracotta, in particolare gli Orci di Impruneta. Questa scelta mira a preservare le caratteristiche peculiari del vitigno e a creare una connessione tra il terreno argilloso in cui la vite è radicata e l’argilla degli Orci in cui il vino matura.
Il nostro Fogliatonda svolge il suo processo di maturazione in orci per un anno, per poi procedere ad un affinamento finale in bottiglia per un periodo compreso tra i 12 e i 18 mesi. Questo impegno minuzioso si traduce in un prodotto finale di valore inestimabile. Ciascuna bottiglia è identificata da una numerazione progressiva, sottolineando la sua autenticità ed unicità.